Dossier Dossiers |
Teen films:
il cinema per gli adolescenti, il cinema sugli adolescenti Parte quinta: Alcune tendenze del nuovo secolo |
Teen pics: movies
for teenagers, movies about teenagers Part 5: Some trends in the new century |
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1. L'orrore diventa soprannaturale Nel nuovo secolo, i film "slasher" hanno gradualmente lasciato il posto a un nuovo tipo di storie in cui gli adolescenti, che erano già diventati più intelligenti e più capaci di far fronte alle minacce esterne, affrontavano ora eventi e avventure che andavano oltre il tradizionale l'"horror" fantastico e accedevgano a nuovi territori "soprannaturali". Se questi nuovi film possano ancora qualificarsi come "horror" è discutibile, anche se resta il fatto che un elemento di paura e suspense continua a fornire la base emotiva per molti di questi film anche al di là dell'etichetta di "horror" (che comunque è di per sé una categoria piuttosto generica). In questi film "soprannaturali", "I giovani affrontano fantasmi o divinità per ottenere la liberazione dalle loro difficoltà adolescenziali, si trovano in strani nuovi mondi in cui devono sopravvivere per dimostrare il loro coraggio, o scoprono superpoteri latenti che li dotano della capacità di superare i loro problemi personali. I personaggi "sfigati" possono così diventare duri e freddi; gli adolescenti ignorati diventano preziosi salvatori; i paria impopolari ottengono un apprezzabile riconoscimento. Allo stesso modo, le famiglie possono essere sostenute o riunite dai loro figli, le ambizioni adolescenziali possono essere soddisfatte e la civiltà può essere liberata dalle piaghe che solo i giovani possono vincere". (Nota 1) Ovviamente forze "soprannaturali" hanno sempre popolato i film horror per adolescenti, come zombie, vampiri e altri tipi di mostri, così come contesti fantastici caratterizzati da una natura selvaggia ed esotica, da pericolosi paesaggi sconosciuti e da atmosfere "gotiche". Nei decenni precedenti, film come Ultracorpi - L'invasione contnua (di Abel Ferrara, USA 1993; guarda il film completo qui), un remake del classico del 1956, avevano ricordato al pubblico (adolescente) il pericolo, insito nel proprio corpo e nella propria mente, di essere sostituiti da una creatura esterna, che trasformava gradualmente tutti in creature conformiste, passive, disumanizzate. E persino un film di fantascienza come Ritorno al futuro (vedi la Terza parte) aveva introdotto un elemento "soprannaturale" (il viaggio nel tempo) che sarebbe diventato importante nei film successivi. Il lato fantastico era stato ripreso anche in Casper (di Brad Silberling, USA 1995; guarda il film completo in italiano qui), un dolce fantasma adolescente che sfoggiava una lampadina come testa, una figura che era stata molto familiare al pubblico americano attraverso una serie di fumetti sin dagli anni '40 e '50. Una ragazzina era stata anche la protagonista di Buffy - L'ammazzavampiri (di Fran Ruben Kuzui, USA 1992), che scopriva di essere l'ultima discendente di una famiglia di assassini di vampiri. Il film ebbe un tale successo da dare origine a una serie TV (1997-2003) che divenne rapidamente "di culto". Tuttavia, l'elemento soprannaturale diventò l'elemento strutturale di base della trama in una serie di film iniziati con la saga di Harry Potter (2001-2011, una produzione britannica) (vedi il video qui sotto), che si concentra su un undicenne che scopre di essere un mago e, come tale, ha il diritto di frequentare un'esclusiva accademia di maghi in Scozia, dove si svolgono gli eventi principali della serie. La qualità peculiare di questa serie è il fatto che il pubblico può seguire Harry (Daniel Radcliffe) e i suoi amici attraverso il passare del tempo, mentre crescono e affrontano le sfide tipiche dell'adolescenza, tra cui amicizia, romanticismo, vita scolastica, ma anche ansia e stress, raffigurando così un mondo che non è solo il mondo magico, con tutto il suo fascino e le sue sorprese, ma anche lo sviluppo emotivo e sociale che gradualmente li conduce attraverso questa straordinaria "maturità". La serie, che comprende otto film, fu estremamente ben accolta e può essere giustamente considerata come una delle saghe che hanno traghettato i blockbuster hollywoodiani nel 21° secolo, ispirando serie successive come Il Signore degli Anelli, Spider-Man e Il cavaliere oscuro. Inoltre, ha dato origine a un "media franchise" (un accordo in cui la proprietà intellettuale di un'opera originale è concessa in licenza ad altre parti o partner al fine di sfruttarne il successo), che includeva, come è avvenuto in molte altre iniziative simili, videogiochi, libri (su cui si basava la serie di film), dischi e ogni sorta di merchandising direttamente o indirettamente collegato al personaggio principale e alla storia. Non è da sottovalutare, inoltre, l'importanza delle comunità web dedicate ad Harry Potter e lo sviluppo di siti di fan fiction (di cui abbiamo accennato all'inizio della Quarta parte). |
1. Horror turns supernatural In the new century, the "slasher" movies gradually gave way to a new kind of stories where teenagers, who had already become smarter and more able to cope with outside threats, were now facing events and adventures which went beyond the traditional fantastic "horror" and out into new "supernatural" territory. Whether these new "supernatural" movies can still qualify as "horror" is open to question, although the fact remains that an element of fear and suspense continues to provide the emotional basis for many of these movies even beyond the label of "horror" (which anyway is in itself a rather generic category). In these "supernatural" movies, "Youth either confront phantoms or deities in gaining deliverance from their adolescent plights, find themselves in strange new worlds that they must survive to prove their bravery, or discover latent superpowers that endow them with the ability to surmount their personal problems. Nerdy characters can thus turn tough and cool; disregarded teens become valuable saviors; unpopular pariahs gain appreciable recognition. Likewise, families can be sustained or reunited by their children, teenage ambitions can be validated, and civilization can be liberated from blights that only youth can conquer." (Note 1) Of course, "supernatural" forces had always populated the teen horror films, like zombies, vampires and other kinds of monsters, as well as fantastic contexts characterised by wilderness, exotica and dangerous, unknown landscapes and "gothic" atmospheres. In the previous decades, films like Body snatchers (by Abel Ferrara, USA 1993 - watch the full film here), a remake of the 1956 classic, had reminded (teen) audiences of the danger inherent in one's body and mind being replaced by an external being, thus gradually turning everybody into conformist, passive, dehumanized creatures. And even a science-fiction movie like Back to the future (see Part 3) introduced a "supernatural" element (travel through time) which would become important in later films. The fantastic side had also been revived in Casper (by Brad Silberling, USA 1995), a sweet adolescent ghost sporting a bulb as his head, a figure which had been very familiar to American audiences through a series of comic books since the '40s and '50s. A teen girl had also been the protagonist of Buffy the Vampire Slayer (by Fran Ruben Kuzui, USA 1992), who discovers that she is the last descendant of a family of vampire killers. The film was so successful as to originate a TV series (1997-2003) which quickly became a "cult". However, the supernatural element became the basic structural element of the plot in a series of movies which started with the Harry Potter saga (2001-2011, a British production)(see video below), which focuses on an eleven-year-old who discovers that he is a wizard and, as such, is entitled to attend an exclusive wizard academy in Scotland, where the main events in the series take place. The peculiar quality of this series is the fact that the audience can follow Harry (Daniel Radcliffe) and his friends through the passing of time, as they grow up and face the typical challenges of adolescence, including friendship, romance, school life, but also anxiety and stress, thus depicting a world which is not only the wizarding world, with all its glamour and surprises, but also the emotional and social development that gradually lead them through this extra-ordinary "coming of age". The series, which includes eight films, was extremely well received and can rightly be considered as one of the sagas which carried Hollywood blockbusters into the 21st century, inspiring later series like The Lord of the Rings, Spider-Man and Dark Knight. In addition, it gave rise to a media franchise (an agreement in which the intellectual property of an original work is licensed to other parties or partners in order to exploit its success), which included, as was the case in many other similar ventures, videogames, books (on which the movie series was based), records, and all sorts of merchandising directly or indirectly linked to the main character and story. Not to be missed is also the importance of the web communities dedicated to Harry Potter and the development of fan fiction sites (which we mentioned at the beginning of Part 4). |
Italiano English Harry Potter: tutti i trailer della serie/Harry Potter: the complete trailers |
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La letteratura per bambini e ragazzi divenne così la fonte di altri
adattamenti di successo per lo schermo, a partire da Twilight
(vedi il video qui sotto), che combina una storia d'amore con l'orrore
ed il fantastico nel raccontare la storia di una "ragazza appena
arrivata in città", Bella (Kristen Stewart), che si innamora di Edward
(Robert Pattinson), un ragazzo che fa parte di un gruppo di "strani"
fratelli. Edward si scopre essere un vampiro "vegetariano" (mangia solo
animali), è molto attraente (piuttosto che orribile) e la salverà dagli
attacchi malvagi di tre giovani "non morti" che sono ancora vampiri
"classici". Questo gruppo di personaggi insoliti è diventato rapidamente
molto popolare tra il pubblico degli adolescenti (e non solo tra di loro
...), con la sua insistenza sul romanticismo piuttosto che sulla
paura/orrore e la sua caratterizzazione della giovane coppia (Bella non
è una vittima, sceglie di essere la ragazza di Edward, ed Edward è
ancora più controllato di Bella nei suoi impulsi sessuali). I quattro
sequel (2009-2012) hanno complicato ulteriormente la storia
d'amore, con i suoi protagonisti intrappolati tra veri vampiri,
licantropi e neo-nati (cioè giovani vampiri), ma alla fine il rapporto
amoroso si sviluppa in termini un po' conservatori, cioè con il
matrimonio. e un bambino in arrivo, oltre al bonus aggiuntivo
di preservare poteri soprannaturali (sebbene i film ritraggano anche
Bella come una ragazza che sperimenta consapevolmente, a volte
dolorosamente, i "riti di passaggio" coinvolti nel vivere l'adolescenza
prima di raggiungere la maturità - è consapevole che il suo amore per
Edward la trasformerebbe in un vampiro, e quindi in un certo senso la
ucciderà, ma lei è pronta al cambiamento in nome dell'amore). Come sostiene Frances Smith, "Si vede che il vampiro turba i confini tra vivi e morti, ricordando così la "condizione di frontiera" dell'adolescente, che non è né completamente bambino né adulto ... è significativo che i film per adolescenti abbiano di recente teso a costruire un vampiro non così mostruoso, come è spesso raffigurato, ma come desiderabile". (Nota 2). La serie Twilight ha avuto un enorme successo, guadagnando 1,4 miliardi di dollari solo al botteghino degli Stati Uniti, oltre a diventare un successo globale. |
Children's and young adult literature
thus became the source of other successful adaptations for the screen,
starting with Twilight (see video below), which
combines a romance story with the horror and the fantastic in telling the
story of a "new kid in town", Bella (Kristen Stewart), who falls in love with one of a
group of "strange" brothers, Edward (Robert Pattinson), who turns out to be a "vegetarian"
vampire (he only eats animals), is very attractive (rather than
horrifying) and will save her from the evil
attacks of three "undead" youths who are still very much "classical"
vampires. This group of unusual characters quickly became very popular
with adolescent audiences (and not just with them ...), with its
insistence on romance rather than fear/horror and its characterization
of the young couple (Bella is not a victim, she chooses to be Edward's
girlfriend, and Edward is even more controlled than Bella is in his sexual
urges). The four sequels (2009-2012) further complicated the love story,
with its main characters caught between real vampires, werewolves and
neo-borns (i.e. young vampires), but in the end the love relationship
develops in somewhat conservative terms, i.e. with marriage and a
fothcoming baby, plus the additional bonus of preserving supernatural
powers (although the films also portray Bella as a girl who consciously
experiences, sometimes painfully, the "rites of passage" involved in
living adolescence before reaching maturity - she is aware that her love
for Edward would transform her into a vampire, and thus in a way kill
her, but she is ready for the change in the name of love). As Frances Smith argues, "The vampire can ... be seen to trouble the boundaries between living and dead, recalling the liminality of the teenager, who is neither wholly child nor adult ... it is signficant that the teen film has in recent years tended to construct the vampire not as monstrous, as it is frequently depicted, but as desirable." (Note 2). The Twilight series was hugely successful, earning $1.4 billion at the U.S. box office alone, in addition to becoming a global hit. |
Italiano English Twilight: tutti i trailer della serie/Twilight: the complete trailers |
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Sulla scia della serie di Harry Potter, oltre a capitalizzare
sul tema centrale dei poteri straordinari e delle responsabilità che
derivano dal loro utilizzo, Spider-Man (vedi il video qui
sotto), basato sul personaggio dei fumetti Marvel creato negli anni '60
e reso popolare da sette serie TV, finalmente arrivò sul grande schermo
nel 2002 (presto seguito da diversi sequel). Il protagonista è
di nuovo un adolescente (Tobey Maguire), che ha una cotta per la vicina
di casa e, dopo essere stato morso da un ragno geneticamente modificato,
diventa un supereroe, mettendo i suoi poteri al servizio
dell'onnipresente lotta tra il bene e il male. Tuttavia, il personaggio
è una figura che induce simpatia, allo stesso tempo un supereroe ma
anche un giovane amante timido, romantico ed appassionato. E il fatto
che sia ritratto come uno "sfigato" (non la figura maschile ideale dei
tradizionali film per adolescenti) rende la sua trasformazione fisica
ancora più significativa - come a dire che essere uno studente
accademicamente dotato e sfidare l'immagine di attrazione fisica e i
ruoli di genere consolidati apre nuovi modi di "essere potenti". Altre serie, caratterizzate da una sorta di elemento "soprannaturale", che hanno attirato l'attenzione del pubblico di adolescenti negli ultimi anni includono Spy Kids, Kick-Ass, The Chronicles of Narnia, Percy Jackson & the Olympians e Hunger Games. |
Following in the wake of the Harry Potter series, as well
as capitalizing on the central theme of extraordinarty powers and the
responsibilities that go with using them, Spider-Man (see video
below), based on the Marvel comics character created in the '60 and
popularized by seven TV series, finally made it to the big screen in
2002 (soon to be followed by several sequels). The protagonist is again
a teenager (Tobey Maguire), who has a crush on his next-door neighbour
and, after being bitten by a genetically modified spider, becomes a
super-hero, putting his powers at the service of the ever-present good
vs evil fight. However, the character is a sympathetic figure, who is at
the same time a super-hero but also a shy, romantic yet passionate young
lover. And the fact that he is portrayed as a "nerd" (not the ideal
masculine figure of traditional teen films) makes his physical
transformation even more significant - as if to say that being an
academically gifted student and challenging the image of physical
attractiveness and established gender roles can and does open up new
ways of "being powerful". Other series, featuring some kind of a "supernatural" element, which gained the attention of teen audiences in the past few years include Spy Kids, Kick-Ass, The Chronicles of Narnia, Percy Jackson & the Olympians and Hunger Games. |
Italiano English Spider-Man (di/by Sam Raimi, USA 2002) |
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La dimensione fantastica (soprannaturale?) è anche alla base di
Donnie Darko (vedi il video qui sotto; guarda il film completo in italiano qui),
che mescola elementi di vari generi (tra cui la commedia per
adolescenti, la fantascienza, il dramma scolastico e romantico) nel
raccontare la storia di un travagliato adolescente narcolettico (Jake
Gyllenhaal), i cui genitori lo fanno visitare regolarmente da uno
psichiatra nella speranza di riportarlo alla "normalità". La vita di
Donnie in realtà non è affatto "normale": una notte il motore di un
aereo cade dal soffitto della sua camera da letto, e subito dopo Donnie
inizia a ricevere visite da una strana creatura, Frank, un mostro simile
a un coniglio che indossa una maschera grottesca, e che lo informa che
il mondo finirà tra "ventotto giorni, sei ore, quarantadue minuti e
dodici secondi". Quando la sua ragazza viene uccisa da un'auto guidata
da un "vero" Frank, Donnie, che ormai ha capito di poter viaggiare nel
tempo, decide di tornare all'inizio della storia - questo significa che
il motore dell'aereo lo uccicderà, ma la sua ragazza sarà salva perché
non l'avrà mai incontrato ... Donnie è un nuovo tipo di "ribelle",
cinico ma romantico allo stesso tempo, che non riesce a trovare alcun
aiuto nel plasmare la sua identità né nella sua famiglia né, peggio
ancora, a scuola, che è descritta come un luogo di ipocrisia e
incompetenza (il "consulente motivazionale" per gli alunni, che Donnie
affronta apertamente, viene alla fine denunciato come pedofilo). Anche se non ebbe molto successo alla sua uscita, Donnie Darko è diventato da allora un "film cult", soprattutto per gli adolescenti che sperano di trovare una nuova via all'idealismo e, allo stesso tempo, sono desiderosi di discutere ed esplorare le svolte segrete e i colpi di scena della storia di Donnie. |
The fantastical (supernatural?) dimension is also at work in
Donnie Darko (see video below), which mixes elements from various genres (including
teen comedy, science-fiction and high school drama and romance) in
telling the story of a troubled, narcoleptic teenager (Jake Gyllenhaal),
whose parents make him regularly see a psychiatrist in the hope of getting him back to
"normal". Donnie's life is actually not "normal" at all: one night a
plane engine falls through his bedroom ceiling, and soon after he starts
getting visits from a strange creature, Frank, a rabbit-like monster
wearing a grotesque mask, who informs him that the world will end in
"twenty-eight days, six hours, forty-two minutes and twelve seconds".
When his girlfriend is killed by a car driven by a "real life" Frank,
Donnie, who by now has realised that he can travel in time, decides to
go back to the beginning of the story - this means that the plane engine
will kill him but his girlfriend will be alive because she has never met
him ... Donnie is a new kind of "rebel", cynical yet romantic at the
same time, who cannot find any help in shaping his identity either in
his family or (worse still) at school, which is described as a place of
hypocrisy and incompetence (the "motivational speaker for teens", whom
Donnie openly confronts, is eventually exposed as a paedophile). Although not really successful when it opened at the box-office, Donnie Darko has since become a "cult film", especially for teenagers hoping to find a new way to idealism and, at the same time, eager to discuss and explore the secret turns and twists of Donnie's story. |
Italiano English Donnie Darko (di/by Richard Kelly, USA 2001) |
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"I film fantasy per teenager affrontano molte tematiche
giovanili tipiche: genitori inesistenti, famiglie distrutte, il bisogno
di amici, la ricerca dell'amore e la conquista del rispetto dei pari.
Nelle loro conclusioni, queste storie raccontano con forza ai loro
giovani spettatori che anche dopo aver sopportato i problemi
dell'infanzia e gli aggiustamenti dell'adolescenza, ci sono nondimeno
più sfide da affrontare poiché la vita porta ulteriori cambiamenti come
nuove famiglie, nuove scuole e nuove relazioni. Tali film, anche se
raramente affrontano apertamente questioni serie come il crimine o il
sesso, attraverso il confronto con la realtà della vita e della morte,
spesso forniscono ai giovani un senso di potenziamento e di
incoraggiamento nelle storie che raccontano, per certi versi irreali e
in contesti che sono comunque spesso altamente commerciali ". (Nota
3) 2. Il "teen neo-noir" e la criminalità dopo la strage di Columbine Sebbene i film che trattano aspetti più oscuri della vita degli adolescenti fossero apparsi negli anni '90 e nei primi anni del nuovo secolo, come Heathers, I ragazzi del fiume e Mean Girls (vedi la Quarta parte), fu solo a metà del primo decennio degli anni duemila che i critici iniziarono a parlare di teen noir, ovvero di film che includevano alcuni dei temi e degli stili caratteristici del genere noir, come le "femmes fatales", l'uso della voce fuori campo per narrare e/o commentare gli eventi dal punto di vista del personaggio principale, e adulti e autorità disoneste o immorali (inclusi insegnanti e presidi). Serie TV di successo come Veronica Mars (2004-2007) nel frattempo presentavano dei teenager come detective, anche se "dilettanti", ma dotati e intelligenti. Il successo ricorrente del genere noir è stato spesso associato a periodi di crisi sociale e di insicurezza, come i tempi del secondo dopoguerra e della Guerra Fredda, e la fine del secolo e l'inizio del nuovo sono stati indicativi a questo riguardo: eventi come il suicidio di Kurt Cobain (leader del gruppo Nirvana) nel 1994, il massacro del liceo Columbine del 1999 (quando due liceali uccisero dodici studenti e un insegnante) e, in modo anche più inquietante, l'attacco del 2001 alle Torri Gemelle di New York City e persino l'alluvione di New Orleans nel 2005, hanno molto contribuito a diffondere un generico senso di paura, ansia e cinismo, instillando dubbi e scetticismo verso leader e figure di autorità. Questi grandi eventi hanno scioccato l'America in un modo nuovo e senza precedenti. Ma importanti aspetti socioculturali della società americana hanno subito grandi cambiamenti negli ultimi decenni. Le aree suburbane, che avevano continuato ad espandersi costantemente dagli anni '50, stavano diventando aree abitative autonome, che ora comprendevano edifici per uffici (riducendo così il numero di pendolari), scuole e grandi centri commerciali. Ciò è andato di pari passo con la crisi economica e sociale della classe media, i tradizionali abitanti delle aree suburbane, rendendo quelle stesse aree un simbolo di declino del prestigio e luoghi di un crescente senso di insicurezza - con la creaazione di "gated communities", vale a dire aree residenziali di fatto chiuse al pubblico e sotto costante sorveglianza armata, come hanno iniziato a mostrare e continuano a fare molti film e serie TV ambientati nei sobborghi (ad es. il film Disturbia, di D.J.Caruso, USA 2007, dove un adolescente è costretto a rinmanere a casa per punizione e inizia a pensare che il suo vicino sia un serial killer. Brick (vedi il video qui sotto a sinistra) è stato uno dei primi film ad essere esplicitamente etichettato come "teen noir", grazie alla sua miscela di scelte stilistiche del film noir classico (montaggio veloce, contrasti sonori, ombre, scene notturne) e la sua tematica particolare. Brendan (Joseph Gordon-Leavitt) è uno studente delle superiori (anche se non lo vediamo mai a scuola e sembra che passi tutto il suo tempo a fare altre cose), ma si trasforma rapidamente in una sorta di detective quando trova il cadavere della sua ex-fidanzata. Nella sua ricerca della verità sarà aiutato da un caro amico "secchione" (che sembra sapere tutto di tutti nella zona) e incontrerà personaggi pericolosi, violenti, e a volte grotteschi, tutti coinvolti nello spaccio di droga - fino a diventare persino come un informatore degli ambigui preside e vice preside della sua stessa scuola. Sebbene il trattamento dei tipici aspetti noir non sia molto convincente e il film alla fine manchi di personaggi ed eventi interessanti, ha rapidamente raggiunto lo status di "cult" - segno che ha soddisfatto alcune aspettative del pubblico. Sebbene non rappresenti direttamente il massacro della Colombine, Elephant (vedi il video qui sotto a destra; il film completo in italiano con sottotitoli automatici è disponibile qui) è chiaramente una sorta di rappresentazione in stile documentario di quell'evento. Il regista Gus Van Sant segue il viavai di tutti i giorni in una tipica giornata di un liceo americano, con viste ripetute delle stesse scene da diverse angolazioni e punti di vista: tutto sembra andare più o meno come al solito, tranne che due studenti si stanno preparando per il loro attacco terroristico. Li vediamo ascoltare Beethoven, giocare a videogiochi, guardare video nazisti e persino fare la doccia insieme, prima che si travestano da veri terroristi e inizino il massacro. Non ci sono commenti, né musica, né spiegazioni per ciò che siamo costretti a vedere. È come se il male fosse incarnato in questi due ragazzi senza nessuna possibilità di reagire o sfuggire dall'insostenibile senso di ansia e di orrore - sentimenti di alienazione ed apatia che, tuttavia, permeano in modo inquietante anche la prima parte del film. Elephant ebbe numerosi riconoscimenti e vinse la Palma d'Oro come miglior film e migliore regia al Festival di Cannes. |
"Fantasy films for youth tackle many unsettling concerns of young
people: missing parents, broken families, the need for friends, finding
love, and gaining respect. In their conclusions, these stories strongly
tell their young viewers that even after enduring childhood troubles and
adolescent adjustments, there are nonetheless more challenges ahead as
life brings further changes such as new homes, new schools, and new
relationships. Such films may not often overtly confront serious issues
like crime or sex, but through confrontations with life and death, they
often give young people a dose of encouraging empowerment within their
otherwise unreal stories and highly commercial contexts." (Note 3) 2. Teen neo-noir and crime after Columbine Although movies dealing with darker aspects of teen life had appeared in the '90s and early '00s, like Heathers, River's Edge and Mean Girls (see Part 4), it was not until the mid-'00s that critics began talking about teen noir, meaning movies which included some of the characteristic themes and styles of the noir genre, such as "femmes fatales", the use of voice-over to narrate and/or comment on the events from the main character's point of view, and dishonest or immoral adults and authorities (including teachers and principals). Successful TV series like Veronica Mars (2004-2007) in the meantime were introducing tenenagers as detectives, albeit as gifted, smart "amateurs". The recurring success of the noir genre has often been associated with times of social crisis and insecurity, like the post-War War II and Cold War times, and the end of the century and the beginning of the new one were indicative in this respect: events like Kurt Cobain (leader of the Nirvana group)'s suicide in 1994, the 1999 Columbine high school massacre (when two high-schoolers shot twelve students and a teacher) and, in an even pervasive way, the 2001 attack to the Twin Towers in New York City and even the New Orleans flood in 2005, did much to spread a generic sense of fear, anxiety and cynicim, instilling doubts and skepticism towards leaders and authority figures. These major events shocked America in a new, unprecedented way. But important sociocultural aspects of America's society had undergone great changes in the past few decades. Suburban areas, which had steadily continued to expand since the '50s, were becoming self-contained living areas, including office buildings (thus reducing the number of commuters), schools and large shopping malls. This went hand-in-hand with the economic and social crisis of the middle-class, the traditional inhabitants of suburban areas, making those same areas a symbol of declining prestige and increasing feelings of insecurity, and leading to "gated communities", i.e. residential areas effectively closed to the public and under constant armed surveillance, as many movies and TV series set in suburbia started to show and still continue to do - e.g. the movie Disturbia (by D.J.Caruso, USA 2007), where a teenage boy is confined to house arrest and begins thinking that his neighbour is a serial killer. Brick (see video below left) was one of the first movies to be explicitly labelled as "teen noir", thanks to its mixture of classical film noir stylistic choices (fast-paced editing, sound contrasts, shadows, night scenes) and its thematic content. Brendan (Joseph Gordon-Leavitt) is a high school student (although we never see him at school and he seems to be spending his whole time doing other things) quickly turns into a sort of detective when he finds the dead body of his ex-girlfriend. In his search for the truth he will be helped by a close friend nerd (who seems to know everything about everybody in the area) and will meet dangerous, violent (and sometimes grotesque) characters, all involved in drug pushing - and he even acts as a sort of informer for the ambiguous principal and vice-principal of his own school. Although the treatment of the typical noir aspects is not very convincing and the film eventually lacks interesting characters and events, it quickly achieved "cult" status - a sign that it met with some really felt audience expectations. Although not directly depicting the Columbine massacre, Elephant (see video below right; you can watch the full film in Italian with automatic subtitles here) is clearly a sort of documentary-style representation of that event. Director Gus Van Sant follows the everyday comings and goings in a typical American high school day, with repeated views of the same scenes from different angles and viewpoints: everything seems to go on in much the usual way, except that two students are preparing for their terrorist attack. We see them listening to Beethoven, playing viedogames, watching Nazi videos and even taking a shower together - before they dress up like real terrorists and start the massacre. There is no comment, no music, no explanation for what we are forced to see. It is as if evil is embodied in these two youths with no possibility of reacting or escaping from the almost unbearable feeling of anxiety and horror - foreshadowed, however, by uneasy feelings of alienation and apathy in the first part of the film. Elephant was highly praised and won the Golden Palms for Best Film and Best Director at the Cannes Film Festival. |
Brick - Dose mortale/Brick (di/by Rian Johnson, USA 2005) |
Elephant (di/by Gus Van Sant, USA 2003) |
Un episodio simile viene raccontato in
... E ora parliamo di Kevin
(di Lynne Ramsay, USA 2011), in cui una madre cerca disperatamente di
comprendere i motivi che hanno portato suo figlio Kevin a sparare ai
suoi compagni studenti con arco e frecce nella palestra della scuola
chiusa a chiave. Ancora una volta, vengono offerti pochi o nessun
indizio per il comportamento di questo ragazzo, non riusciamo a
comprendere le sue emozioni e tutto ciò che ci resta è lo stesso senso
di alienazione e indifferenza che perseguitava Elephant. Tali
film non offrono alcuna spiegazione e nessuna via d'uscita e il loro
messaggio finale è l'impotenza e la disperazione. Un'analisi molto più precisa della violenza e del crimine giovanile è offerta in Gran Torino di Clint Eastwood (vedi il video qui sotto), dove il vecchio pensionato e vedovo Walt (lo stesso Clintwood) vive da solo, con pochi contatti con le famiglie dei suoi figli e sopportando a mala pena la massiccia presenza di immigrati Hmong con cui condivide il quartiere in cui vive. Quando un giovane timido ragazzo Hmong cerca di rubare la sua Gran Torino del '72 come rito di iniziazione a una violenta banda di strada, Walt inizia ad avere contatti con il ragazzo e la sua famiglia, e lentamente la sua diffidenza e isolamento si trasformano in un sincero desiderio di aiutare il ragazzo ad affrontare il bullismo della banda. Quando questa stessa banda violenta la sorella del ragazzo, Walt rinuncerà a qualsiasi azione di vendetta diretta e si offrirà in sacrificio all'attacco della banda. Il sacrificio di Walt, che equivale al suicidio, alla fine porterà la polizia ad arrestare i giovani violenti. Gran Torino è uno di quei rari film che, sebbene forse non si qualifichi come un classico "film per adolescenti", presenta un personaggio adulto che gradualmente si trasforma in una figura premurosa e paterna, che consente al ragazzo adolescente di resistere al richiamo della banda di strada e di rispondere al bullismo senza ricorrere alla violenza. |
A similar incident is told in
We need to talk about Kevin
(by Lynne Ramsay, USA 2011), in which a mother hopelessly tries to understand
the motives that led her son Kevin to shoot his fellow students with a
bow and arrows in the locked local school gym. Once again, few if
any clues are offered for this evil boy's behaviour, we get no insight
into his emotions, and all we are left with is the same sense of
alienation and indifference which haunted Elephant. Such films
offer no explanation and no way-out and their ultimate message is one of
impotence and despair. A much finer analysis of youth violence and crime is offered in Clint Eastwood's Gran Torino (see video below), where old pensioner and widower Walt (Clintwood himself) lives all alone, with few contacts with his sons' families and hardly bearing the massive presence of Hmong immigrants with whom he shares the district where he lives. When a young shy Hmong boy tries to steal his '72 Gran Torino as a rite of initiation into a violent street gang, Walt starts to have contacts with the boy and his family, and slowly his diffidence and insularity turn into a sincere wish to help the boy stand up against the bullying of the gang. When this same gang rapes and beats the boy's sister, Walt will give up any direct revenge acts and will offer himself in sacrifice as the gang attacks him. Walt's self-sacrifice, which equals suicide, will eventually lead the police to arrest the violent youths. Gran Torino is one of those rare movies which, although perhaps not qualifying as a classic "teen movie", presents an adult character who gradually turns into a caring, paternal figure enabling the teenager boy to both resist the lure of the street gang and respond to bullying without recourse to violence. |
Italiano English Gran Torino (di/by Clint Eastwood, USA/Australia 2008) |
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3. Una nuova ondata musicale La musica e il ballo hanno sempre rappresentato una parte notevole dei film per adolescenti, sin dai primi giorni di Senza tregua il rock'n roll (vedi la Prima parte) e dei film "ballerini" e "devianti" degli anni '80 (vedi la Terza parte). Nuovi generi musicali (dal rock alla disco music, dalla lambada alla break dance) hanno permesso agli adolescenti di trovare uno dei modi possibili con cui esprimere, se non una palese ribellione, almeno il loro divario generazionale con il pubblico più anziano. Il musical tradizionale era stato in qualche modo ravvivato dall'adattamento per lo schermo di uno degli esempi più noti e spesso citati dell'amore adolescenziale: Romeo + Giulietta di William Shakespeare, che il regista Baz Luhrmann aveva adattato per lo schermo come una sorta di musical, o, piuttosto, come un lungo video in stile MTV, pieno di musica, coreografie e uno stile frenetico che probabilmente avrebbe dovuto attirare l'interesse degli adolescenti per la triste e romantica storia d'amore. Ambientato a Verona Beach, Los Angeles, sullo sfondo di tensioni razziali, Romeo è qui un ragazzo bianco di buona famiglia mentre Juliet è una ragazza latino-americana. Il regista fu abbastanza coraggioso da mantenere il testo originale in un'ambientazione da spiaggia e con una colonna sonora che include ogni possibile tipo di musica, e il risultato fu allo stesso tempo sbalorditivo e confuso - nonostante le performance dei giovani attori (Leonardo di Caprio e Claire Danes ). |
3. A new musical wave Music and dancing have always represented a remarkable portion of teen films, since the early days of Rock around the clock (see Part 1) and the "deviant" dancing movies of the '80s (see Part 3). New kinds of music (from rock to disco, from lambada to break dancing) have enabled teens to find one of the possible ways in which to express, if not overt rebellion, at least their generation gap with older audiences. The traditional musical had been somewhat revived by the adaptation for the screen of one of the best known and often quoted examples of teen love - William Shakespeare's Romeo + Juliet, which Director Baz Luhrmann adapted for the screen as a sort of a musical, or, rather, as another MTV-style long video, buzzing with music, choreographies, and a fast-paced style which was probably meant to attract teens' interest for the sad, romantic love story. Set in Verona Beach, Los Angeles, with a background of racial tensions, Romeo is now an upper-class white boy while Juliet is a Latin-American girl. The director was brave enough to maintain the original text in a beach setting and with a musical score which includes every possible kind of music, and the result is both stunning and confusing - despite the performances of the young actors (Leonardo di Caprio and Claire Danes). |
Italiano
English
Romeo + Giulietta di William Shakespeare/William
Shakespeare's Romeo + Juliet (di/by Baz Luhrmann, USA
1996)
Negli anni 2000, tuttavia, si affermò una
nuova ondata di film di musica e danza con il debutto della serie
High School Musical (vedi il video qui sotto a sinistra),
inizialmente una produzione TV (Disney Channel), che ricorda ancora una
volta la storia di Romeo e Giulietta, questa volta con il capitano di
una squadra di basket (Zac Efron) e la timida adolescente Gabriella
(Vanessa Anne Hudgens) che si innamorano e, proprio come nei classici
musical di Hollywood, si ritrovano nel musical di fine anno, non senza
molte opposizioni da parte dei concorrenti. Il film, una sorta di fiaba
che mette in luce sentimenti di amicizia, cooperazione e determinazione,
ha generato tre sequel, remake stranieri, uno
spettacolo sul ghiaccio e tour di concerti. Nello stesso anno, Step Up (di Anne Fletcher, USA 2006) mise in scena un'altra storia d'amore, questa volta tra un ragazzo, Tyler (Channing Tatum) condannato ad un servizio sociale in un'accademia d'arte, e una ballerina (Jenna Dewan). Il ragazzo scopre ben presto di avere un talento naturale per la danza, e quando gli capita di sostituire il solito compagno di ballo di Nora, i due si innamorano - il primo passo di una serie di alti e bassi sentimentali e romantici, che si concludono con il solito finale-spettacolo hip-hop. Il film, che più della serie High School Musical era chiaramente rivolto a un pubblico femminile molto giovane (quelle che sono state chiamate "tweens", cioè pre-liceali), è stato seguito dagli ormai consueti sequel. L'anno successivo, questo rinnovato interesse per i musical per adolescenti ha originato Hairspray (vedi il video qui sotto a destra), un remake del film originale (di John Waters, USA 1988), oltre che dell'omonimo musical teatrale. Proprio come il film del 1988 era una parodia dei coloratissimi musical degli anni '60, questo remake è di nuovo un esempio di revival degli anni '60, con l'intento di ricreare, con tocchi di nostalgia, i contesti positivi e ottimisti di quell'epoca. La storia in entrambi i film è fondamentalmente la stessa, con Tracy (Nikki Blonsky), un'adolescente sovrappeso che diventa una star di uno show televisivo e nel frattempo mette fine alla discriminazione razziale in televisione. Il film del 2007 sarà ricordato anche per la sorprendente interpretazione di John Travolta nei panni dell'altrettanto cicciona madre di Tracy. |
In the '00s, however, a new wave of
music/dancing movies started with the debut of the
High School Musical series (see video
below left), initially
a TV (Disney Channel) production, once again reminiscent of the Romeo
and Juliet story, this time with the captain of a basketball team (Zac
Efron) and shy teen Gabriella (Vanessa Anne Hudgens) who fall in love
and, much as in classical Hollywood musical, get together in the
end-of-year musical, not without much opposition from competitors. The
movie, a sort of fairy tale highlighting feelings of friendship,
cooperation and determination, spawned three sequels, foreign remakes, an
ice show and concert tours. In the same year, Step Up (by Anne Fletcher, USA 2006) staged another love story, this time between a boy, Tyler (Channing Tatum) sentenced to community service in an art academy, and a ballet dancer (Jenna Dewan). The boy soon discovers that he has a natural talent for dancing, and when he happens to replace Nora's usual dancing partner, they fall in love - the first step in a series of sentimental and romantic ups and downs, which end in the usual end-of-year hip-hop show. The film, which more than the High School Musical series was clearly targeted at a very young female audience (what have been called "tweens", i.e. pre-high schoolers), was followed by the by now usual sequels. The following year, this renewed interest for teen musicals led to Hairspray (see video below right), a remake of the original film (by John Waters, USA 1988), as well as taking inspiration from the stage musical of the same name. Just as the 1988 movie was a parody of the colourful '60s musicals, this remake is again an example of '60s revival, with the intent of recreating, with touches of nostalgia, the positive, optimistic contexts of that era. The story in both movies is basically the same, with Tracy (Nikki Blonsky) an overweight teenager becoming a star of a TV show and in the meantime putting an end to racial discimination on television. The 2007 movie will be remembered also for John Travolta's astonishing performance as the equally (very much) overweight Tracy's mother. |
High School Musical (di/by Kenny Ortega, USA 2006) |
Hairspray - Grasso è bello /Hairspray (di/by Adam Shankman, USA 2007) |
4. Sesso, romanticismo e un po 'di fantasia Le commedie sessuali esplicite, sulla scia di Porky's (vedi la Terza parte) erano diventate più rare negli anni '90, soprattutto con l'avvento dell'AIDS e le successive paure, che il cinema non era affatto ansioso di rappresentare. Tuttavia, la fine del decennio vide una rinascita delle commedie sessuali "grossolane" con American Pie (vedi il video qui sotto a sinistra; guarda il film completo qui ), ancora una volta concentrate su giovani personaggi maschili alla ricerca di modi per perdere la verginità, se possibile prima del ballo di fine anno (ma praticando sempre un sesso sicuro ...). Non c'è limite alla volgarità di molte sequenze divertenti (e ai loro continui doppi sensi), che altri film recenti avevano già sfruttato con successo, come Scemo e più scemo (USA 1994) e Tutti pazzi per Mary (USA 1998), entrambi di Bobby e Peter Farrelly, sebbene il film sia viziato da una sensazione basilare di conformismo oltre che dal fatto di privilegiare lo sguardo maschile - con il risultato che i personaggi femminili sono generalmente sottosviluppati se non del tutto secondari rispetto alla trama (sebbene sembrino attratti dal sesso come i ragazzi). American Pie è stato un enorme successo al botteghino, tanto che ha generato cinque (!) sequel, più una serie di film simili, che a volte concentrano la loro (esile) trama di base nel titolo fin troppo esplicito, come Coming soon (di Colette Burson, USA 1999; guarda il trailer qui e il film completo in inglese qui). |
4. Sex, romance and a little fantasy Explicit sex comedies, in the vein of Porky's (see Part 3) had become rarer in the '90s, especially with the advent of AIDS and the subsequent fears, which cinema was hardly eager to depict. However, the end of the decade saw a resurgence of the "gross" sex comedies with American pie (see video below right), once again focussing on young male characters searching for ways of losing their virginity, if possible before the end-of-year prom (but practising safe sex throughout ...). There is no limit to the vulgarity of many funny sequences (and their constant double entendres), which other recent movies had already successfully exploited, like Bobby and Peter Farrelly's Dumb and dumber (USA 1994) and There's something about Mary (USA 1998), although the movie is flawed by a basic feeling of conformism as well as by the fact of privileging the male gaze - with the result that female characters are generally under-developed if not entirely secondary to the plot (although they seem as attracted to sex as boys are). American Pie was a huge box-office hit, so much so that it spawned five (!) sequels, plus a host of similar movies, sometimes concentrating their basic storyline in the all-too-explicit title, like Coming soon (by Colette Burson, USA 1999 - see the trailer here and the full film here). |
Italiano
English
American pie - Il primo assaggio non si
scorda mai/American pie (di/by Paul Weitz, USA 1999)
Tuttavia, l'interesse per queste commedie sessuali "volgari" svanì presto e il lato romantico delle relazioni sessuali ha ancora trovato più di un testimone in alcuni film che a volte rasentavano il lato fantastico. Un precursore era stato Edward Mani di Forbice (vedi il video qui sotto a sinistra), una sorta di favola, dolce e crudele, su un ragazzo che in realtà è una macchina creata da uno scienziato pazzo, che morì prima di aggiungere le mani alla sua creatura - così che Edward ora deve fare affidamento su un paio di forbici che lavorano come mani. La storia è un racconto simbolico di formazione in cui Edward viene accettato per la prima volta come membro di una famiglia americana tradizionale, solo per essere poi oggetto di discriminazione da parte della comunità locale a causa del suo essere così "diverso". |
However, the interest in such "gross" sex comedies soon waned and the romance side of sexual relationships still found more
than one release in a few movies which sometimes verged on the fantastic
side. A forerunner had been Edward Scissorhands
(see video below right), a sort of a
fairy tale, both sweet and cruel, about a boy who is really a machine
created by a mad scientist, who died before adding hands to his creature
- so that Edward now has to rely on a pair of scissors working as his
hands. The story is a symbolic coming-of-age tale in which Edward is
first accepted as a member of a standard traditional American family,
only to be the object of discrimination by the local community owing to
his being so "diffferent". |
Tuttavia, a parte questi esempi piuttosto unici, i film per
adolescenti degli anni 2000 hanno trovato altri modi per
esprimere le tematiche sempre presenti dell'amore e delle
relaazioni interpesronali. Ad esempio, le relazioni
interpersonali sono al centro di Charllie Bartlett
(vedi il video qui sotto a sinistra), in cui uno studente
brillante ma piuttosto indisciplinato viene espulso da una
scuola privata ed iscritto ad una scuola pubblica. Presto
Charlie diventa una sorta di psicologo/assistente sociale
informale per i suoi compagni di studio, che si rivolgono a lui
alla ricerca di soluzioni a una varietà di problemi - e che lui
tratta, in modo abbastanza "professionale", prescrivendo vari
farmaci. Il suo evidente bisogno è di integrazione e amore, e
questo lo porterà ad innamorarsi della figlia del preside
depresso e alcolizzato. Nel suo modo molto particolare, Charlie
è un esempio di un personaggio che si assume la responsabilità
delle persone che lo circondano e quindi contrasta i sentimenti
competitivi che spesso affliggono le comunità giovanili. |
However, apart from such rather unique examples, teen films of
the '00s have found other ways to express the ever-present
concerns about love and personal relationships. For example, a
focus on relationships is at the centre of Charlie
Bartlett (see video below right), in which a brilliant but
rather undisciplined student is expelled from a private school
and enrolled in a public high school. He soon becomes a sort
of informal psychologist/social worker for his fellow students,
who turn to him in search of solutions to a variety of problems
- and which he treats, quite "professionally" by prescribing
various drugs. His obvious need is for integration and love,
and this will lead him to fall in love with the daughter of the
school's depressed and alcoholic principal. In his own very
peculiar way, Charlie is an example of a character who takes
responsibility for the people around him and thus goes against
the competitive feelings that often plague youth communities. |
Italiano English Charlie Bartlett (di/by John Poll, USA 2007) |
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Un altro Charlie è il protagonista di Noi siamo infinito (vedi il video qui sotto a sinistra). Questo sedicenne, studente timido e sensibile, porta ancora i segni di un trauma infantile (che diventerà più chiaro verso la fine del film) e, più recentemente, della dolorosa perdita di un caro amico, che ha commesso suicidio, e a cui scrive regolarmente lettere raccontandogli le sue esperienze. Quando prende accidentalmente una dose di cannabis, inizia a entrare in contatto con una nuova realtà sociale, fatta, tra l'altro, di feste, sesso, aborti, droghe e omofobia. Tuttavia, questa nuova realtà include l'amicizia della bella e socievole Sam (per la quale sviluppa presto una cotta) e del suo fratellastro gay Patrick. Questa stretta amicizia sarà vantaggiosa per tutte le parti coinvolte, poiché ognuna di loro ha i propri problemi, ma, cosa più importante, aumenterà la fiducia di Charlie e lo renderà più forte e in grado, non solo di far fronte alle sue difficoltà, ma anche di godersi l'età tumultuosa ma meravigliosa della crescita. Ambientato negli anni '90 e con una brillante colonna sonora che sottolinea i sentimenti e le passioni dei suoi giovani personaggi, questo film rappresenta un ritratto raro, serio, commovente ma emozionante delle meraviglie e dei problemi dell'essere un adolescente oggi. |
Another Charlie is the protagonist of The perks of being a wallflower
(see video below right). This 16-year-old, a shy and
sensitive student, is still bearing the signs of a childhood
trauma (which will become clearer towards the end of the film)
and, more recently, of the painful loss of a close friend, who
committed suicide, and to whom he regularly writes letters
telling him about his experiences. When he accidentally takes a
dose of cannabis, he starts getting in touch with a new social
reality, made, among other things, of parties, sex, abortions,
drugs and homophobia. However, this new reality includes the
friendship of the beautiful and easy-going Sam (whom he soon
develops a crush on) and of her gay step-brother Patrick. This
close friendship will be beneficial to all parties involved,
since each one of them has her/his own problems, but will, more
importantly, boost Charlie's confidence and make him stronger
and better able, not just to cope with his plights, but also to
enjoy the tumultuous yet wonderful age of growing up. Set in the
'90s, and with a brilliant musical score that underlines the
feelings and passions of its young characters, this movie
represents a rare, serious, moving yet exciting portrait of the
wonders and troubles of being a teenager today. |
Italiano English Noi siamo infinito/The perks of being a wallflower (di/by Stephen Chbosky, USA 2012) |
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Da
un altro punto di vista, lo stato attuale della condizione
femminile (e del femminismo) è rappresentato in Easy girl
(vedi il video qui sotto a sinistra), dove Olive racconta la sua
storia parlando nella sua webcam: è una ragazza intelligente e
vivace (ma anche piuttosto "tosta") che, per aiutare un compagno
di scuola considerato gay, "racconta una piccola bugia" e fa
credere a tutti che ha fatto sesso con lui. Presto la voce si
diffonde e Olive viene subito etichettata come una "sporca
puttana". Invece di rimediare alla storia, inizia a indossare
abiti provocanti e ricama persino una "A" sui suoi vestiti (come
era stata costretta a fare l'"Adultera" in "La lettera
scarlatta", il romanzo che la classe sta leggendo al momento). E
i ragazzi che hanno bisogno di aumentare la loro popolarità in
materia di sesso iniziano a dire che fanno sesso con lei (in
cambio di buoni regalo ...). Così la "reputazione" di Olive
aumenta, finché non deve trovare una via d'uscita ... Easy
Girl richiama l'attenzione sulla questione della popolarità
e del conformismo a scuola e sul difficile percorso che i
giovani, e in particolare le ragazze, devono affrontare per
affermare la loro propria individualità. Il film espone le
contraddizioni del (post) femminismo: da un lato, le ragazze
possono ora mostrare sessualità e conoscenze sessuali, ma
dall'altra sono ancora soggette a una visione puritana delle
donne che istigano al sesso. Non è un caso che Olive ripensi con
nostalgia agli anni '80 (soprattutto ai film per adolescenti di
John Hughes - vedi la Terza Parte) come
un tempo in cui, paradossalmente, era più facile essere un
adolescente: "Cos'è successo alla cavalleria? Esisteva solo nei film degli anni Ottanta? Voglio che John Cusack tenga uno stereo portatile fuori dalla mia finestra [1]. Voglio andare su un tosaerba con Patrick Dempsey [2], voglio Jake da Sixteen candles che mi aspetta fuori dalla chiesa. Voglio che Judd Nelson alzi il pugno in aria perché sa di avermi avuto solo una volta [3]. Voglio che la mia vita sia come un film degli anni Ottanta". (Nota: le immagini citate si riferiscono a [1] Say anything (di Cameron Crowe, USA 1989); [2] Can't buy me love (di Steve Rash, USA 1987); [3] The breakfast club (di John Hughes, USA 1985). Vedi la Terza parte di questo dossier) |
On
another side, the present state of girlhood (and feminism) is
portrayed in Easy A (see video below
right),
where Olive tells her story speaking into her webcam: she is an
intelligent and lively (but also quite tough) girl who, in
order to help a schoolmate considered as gay, "tells a little
lie" and lets eveybody believe that she had sex with him. Soon
the voice spreads and Olive is quickly labelled as a "dirty
skank". Instead of redressing the story, she begins to wear
provocative clothing and even stitches an "A" onto her clothing
(as the "Adulteress" in "The scarlet letter", a novel the class
is reading at the moment, was forced to do). And boys who need to boost
their popularity on sex matters begin to say they have sex with
her (in exchange for gift cards ...). Olive's "reputation" thus
soars, until she has to find a way out of it ... Easy A
calls attention to the issue of popularity and conformism at
school and the difficult route that youths, and particularly
girls, have to negotiate to affirm their own individuality. The
film exposes the contradictions of (post)feminism: on the one
hand, girls can now display sexuality and sexual
knowledge, but on the hand, they are still subject to a
puritanical vision of women instigating sex. It is not by chance
that Olive looks back nostalgically to the '80s (especially to
John Hughes's teen films - see Part 3) as a time when, paradoxically, it was
easier to be a teenager: "Whatever happened to chivalry? Did it only exist in Eighties movies? I want John Cusack holding a boom-box outside my window [1]. I want to ride off on a lawnmower with Patrick Dempsey [2], I want Jake from Sixteen candles waiting outside the church for me. I want Judd Nelson thrusting his fist in the air because he knows he got me just once [3]. I want my life to be like an eighties movie". (Note: the images mentioned refer to [1] Say anything (by Cameron Crowe, USA 1989); [2] Can't buy me love (by Steve Rash, USA 1987); [3] The breakfast club (by John Hughes, USA 1985). See Part 3 of this Dossier) |
Italiano English Easy girl/Easy A (di/by Will Gluck, 2010) |
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5. Problemi di genere e LGBTQ + Il cinema di Hollywood, come la maggior parte dei cinema nazionali, ha sempre rappresentato le relazioni eterosessuali, per lo più all'interno di una visione patriarcale e conservatrice delle questioni di genere. Fino alla fine del Production Code nel 1968, i riferimenti omosessuali erano esplicitamente vietati e anche lievi connotazioni potevano essere soggette a censura. Ciò non ha impedito ai registi di introdurre sottotesti, come la tensione sottilmente omoerotica tra Plato e Jim in Gioventù bruciata (vedi la Prima parte). E anche nei decenni successivi, i personaggi gay hanno continuato a essere ignorati, messi da parte e condannati se non ridicolizzati. In ogni caso, la sessualità diversa dall'eterosessualità normativa è stata identificata con personaggi problematici, che spesso finivano in situazioni difficili se non nel suicidio, come in Ode to Billie Joe (di Max Baer Jr., USA 1976, ispirato ad una ballata di successo di Bobbie Gentry). Solo negli anni '90 l'orientamento sessuale, le questioni di genere e la rappresentazione esplicita delle relazioni LGBTQ+ iniziarono ad essere affrontate nei film per adolescenti, che potrebbero essere considerati il contesto più naturale per le questioni sessuali e di genere, data la ricerca di sessualità e di identità psicologica e sociale che è uno dei punti di riferimento dell'adolescenza. La gioventù queer iniziò così a essere rappresentata in termini di esperienza sia sessuale che romantica - come nel caso di qualsiasi adolescente - e trattata con rispetto e in una luce più positiva. Una delle prime raffigurazioni di una coppia gay apparve in Belli e dannati (vedi il video qui sotto a sinistra), dove due prostituti maschi intraprendono un viaggio che li vedrà prendere strade diverse: mentre Mike (River Phoenix), un narcolettico in cerca di sua madre, è condannato alla solitudine, Scott (Keanu Reeves) alla fine rinuncerà alla sua vita "on the road" e alla sua identità gay per amore di una ragazza italiana (Chiara Caselli). Così l'esplicitazione del rapporto sessuale non si chiude con un lieto fine (almeno per Mike). Poi arrivò Totally fucked up (USA 1993; guarda il film completo, in inglese con sottotitoli automatici, qui), un film sperimentale e semi-documentario, del regista gay Gregg Araki, che consiste principalmente in interviste a giovani gay e lesbiche che parlano molto francamente e apertamente delle loro (tipiche) preoccupazioni adolescenziali come sesso, identità e romanticismo, ma anche omofobia, AIDS e droghe. Il film inizia con un ritaglio di giornale sulla crescente incidenza del suicidio tra gli adolescenti omosessuali; e continua a mostrare la vita di solitudine e tormento, se non disperazione, che questi ragazzi e ragazze devono attraversare, senza prospettive di lavoro e senza figure adulte (nemmeno sullo sfondo) a sostenerli (e amarli). E anche se i loro problemi e le loro preoccupazioni sono più o meno gli stessi delle loro controparti eterosessuali, il fatto di vivere in una società fondamentalmente omofobica e intollerante si aggiunge alla pressione che devono subire. Che il cinema stesse iniziando a prendere in seria considerazione i personaggi gay e lesbiche fu dimostrato, tra gli altri film, da Edge of seventeen (vedi il video qui sotto a destra - il film completo è visibile qui), che si concentra su Eric, uno studente del primo anno del liceo che scopre che gli piacciono i ragazzi. All'inizio è molto incerto sulle sue reali tendenze, e cerca persino di (ri)avviare una relazione sessuale-romantica con la sua migliore amica - ma presto chiarisce i suoi dubbi e si integra nella comunità gay. Tuttavia, far accettare la sua omosessualità alla famiglia, in particolare alla madre, è tutta un'altra questione, ed è a questo proposito che il film descrive i problemi che gli adolescenti devono affrontare nella loro ricerca di accettazione e riconoscimento. |
5. Gender and LGBTQ+ issues Hollywood cinema, as most national cinemas, has always depicted heterosexual relationships, mostly within a patriarchal, conservative view of gender issues. Until the demise of the Production Code in 1968, homosexual references were explicitly banned, and even mild connotations could be subject to censorship. This did not prevent filmmakers from introducing subtexts, like the subtly homoerotic tension between Plato and Jim in Rebel without a cause (see Part 1). And even in the following decades, gay characters continued either to be ignored, to be cast aside and to be condemned if not ridiculed. In any case, sexuality other than normative heterosexuality was identified with troubled characters who often ended up in difficult situations if not in suicide, as in Ode to Billie Joe (by Max Baer Jr., USA 1976, inspired by a hit song by Bobbie Gentry). It was not until the '90s that sexual orientation, gender issues and the explicit portrayal of LGBTQ+ relationships began to be addressed in teen films - which could be considered as the most natural context for sexual and gender issues, given the quest for sexual and psycho-social identity which is one of the landmarks of adolescence. Queer youth thus started to be portrayed in terms of both sexual and romantic experience - as is the case for any adolescent - and dealt with with respect and in a more positive light. One of the first depictions of a gay couple appeared in My own private Idaho (see video below left), where two male prostitutes embark on a journey which will see them take two different routes: while Mike (River Phoenix), a narcoleptic in search of his mother, is doomed to loneliness, Scott (Keanu Reeves) will eventually give up his "on the road" life and his gay identity for the love of an Italian girl (Chiara Caselli). Thus the explicitness of the sexual relationship does not close on a happy ending (at least for Mike). Then came Totally fucked up (USA 1993; watch the full film here), a semi-documentary, experimental movie by gay director Gregg Araki, which consists mostly of interviews with gay and lesbian youths who very frankly and openly talk about their (typical) teenage concerns like sex, identity and romance, but also about homophobia, AIDS and drugs. The movie starts with a newspaper cutting about the growing incidence of suicide among homosexual teenagers; and goes on to show the life of loneliness and torment, if not desperation, which these boys and girls have to go through, with no job prospects and no adult figures (not even in the background) to support (and love) them. And even if their problems and worries are much the same as their heterosexual counterparts, the fact of living in a basically homophobic and intolerant society adds to the pressure that they have to suffer. That cinema was starting to take gay and lesbian characters into serious consideration was proved by, among other movies, Edge of seventeen (see video below right - you can also watch the full film here), which focuses on Eric, a first-year high school student who discovers he fancies guys. At the start he is very uncertain about his actual tendencies, and even tries to (re)start a sexual-romantic relationship with best (girl)friend - but he soon clarifies his doubts and integrates into the gay community. However, having his family, particularly his mother, accept his gayness is quite another matter, and it is in this respect that the film depicts the trouble teenagers have to go through in their quest for acceptance and recognition. |
Belli e dannati/My own private Idaho (di/by Gus Van Sant, USA 1991) |
Edge of seventeen (di/by David Moreton, USA 1998) |
La "nuova ragazza in città" è anche la protagonista di Boys
don't cry (vedi il video qui sotto a sinistra): un bel
ragazzo, Brendan (Hilary Swank, che vinse un Oscar per questo
ruolo) attira immediatamente l'attenzione di molti delle sue
compagne di classe, in particolare di Lana, che sviluppa una
cotta per lui. Tuttavia, quando si scopre che Brendan è un
ragazzo, il contesto sociale crolla e la violenza esplode.
L'ambiguità sessuale e le tensioni di forgiare la propria
identità di genere sono trattate con comprensione e simpatia nel
descrivere la crisi dell'identità sessuale, che raramente (o
mai) i film per adolescenti hanno saputo denunciare così
apertamente. Un tono piuttosto satirico denota But I'm a cheerleader (vedi il video qui sotto a destra), che è uno dei primi film chiaramente incentrato sui tentativi delle famiglie di curare la (presunta) omosessualità dei loro figli e sull'esporre, anche se in termini piuttosto spensierati, l'ipocrisia di tali pratiche. La diciassettenne Megan, sospettata di essere lesbica, viene mandata da "True Directions", un campo di "terapia riparativa", dove gli adolescenti sono invitati (o meglio, costretti) ad ammettere la loro omosessualità, riscoprire la loro identità di genere, de-mistificare il sesso opposto e persino simulare rapporti eterosessuali. Attraverso una serie di incidenti tragicomici, però, Megan potrà riaffermare la sua identità (partendo dal ricordare a tutti che "è una cheerleader!"), fare amicizia con gli altri ragazzi del campo, organizzare una sorta di ribellione contro l'"abuso omofobico "e alla fine conquistare l'amore della sua ragazza. Ironia della sorte, la scena finale mostra i genitori di Megan che partecipano a una riunione di un'associazione che fornisce supporto ai genitori di ragazzi omosessuali ... |
A "new kid in town" is also the protagonist of Boys
don't cry (see video below left): a nice-looking boy, Brendan (Hilary Swank, who
won an Academy Award for this role) immediately gets the
attention of several of his classmates, especially Lana, who
develops a crush on him. However, when Brendan is discovered to
be a boy, the social context collapses and violence explodes.
Sexual ambiguity and the tensions of forging one's gender
identity is treated with understanding and sympathy in
describing the crisis of sexual identity, which rarely (if ever)
had teen movies so frankly and openly exposed. A rather satirical tone denotes But I'm a cheerleader (see video below right), which is one of the first movies clearly focused on families' attempts at curing their children's (supposed) homosexuality, and on exposing, although in rather lighthearted terms, the hypocrisy of such practices. 17-year-old Megan, suspected of beign a lesbian, is sent to "True directions", a "reparative therapy" camp, where teenagers are asked (or rather, forced) to admit their homosexuality, re-discover their gender identity, de-mistify the opposite sex and even simulate heterosexual intercourse. Through a series of tragi-comical incidents, however, Megan will be able to reaffirm her identity (starting from reminding everybody that "she's a cheerleader!"), make friends with the other kids at the camp, organize a sort of rebellion against "homophobic abuse" and eventually win over her girlfriend lover. Ironically, the final scene shows Megan's parents attending a meeting of an association providing support for parents of homosexual kids ... |
Boys don't cry (di/by Kimberly Peirce, USA 1999 |
Gonne al bivio/But I'm a cheerleader (di/by Jamie Babbit, USA 1999) |
La questione del "riscatto" dei giovani dalla loro sessualità gay è ripresa in Saved! - Il paradiso ci aiuta (vedi il video qui sotto), che in superficie sembra suggerire una visione critica del fondamentalismo cattolico: l'azione si svolge in un liceo cristiano (l'"American Eagle Christian High School"), dove famiglie rigorosamente osservanti mandano i propri figli (ad essere indottrinati, come presto si scopre). I giovani sono così plagiati che, quando Dean rivela la sua omosessualità alla sua fidanzata Mary, lei fa l'amore con lui per "redimerlo" in nome di Dio. Poco dopo, la "perversione" di Dean viene scoperta dai suoi genitori e lui viene mandato in una specie di "scuola di recupero", mentre Mary scopre di essere incinta. L'aborto è ovviamente fuori discussione, ma Mary trova molto sostegno nei suoi amici, in particolare nei personaggi "emarginati", come un ragazzo disabile, un simpatico pattinatore e una provocante ragazza ebrea che sembra fare di tutto per essere espulsa dalla scuola. Il tono satirico alla fine si rivela superficiale, poiché tutti sembrano riunirsi, ancora una volta, al "ballo di fine anno", in nome degli ideali cristiani precedentemente parodiati, e dove Mary trova il suo vero amore nel pattinatotre, il ragazzo disabile si unisce alla ragazza ebrea, e persino Dean, scappato dal riformatorio con il suo nuovo partner gay, riconosce felicemente il neonato come suo - con una fotografia finale che mostra tutti i personaggi felicemente riuniti. |
The issue of "redeeming" youths from their gay sexuality is
taken up again in Saved!
(see video below), which, on the surface, seems to
suggest a critical view of Catholic fundamentalism: the action
takes place in a Christian high school (The "American Eagle
Christian High School"), where strictly observant families send
their children (to be indocrtinated, as it soon appears
to be). The youths are so affected by the doctrine that, when
Dean reveals his gayness to his girfriend Mary, she makes love
to him in order to "redeem him" in God's name. Soon after,
Dean's "perversion" is discovered by his parents and sent away
to a kind of "recovery school", while Mary finds out that she is
pregnant. Abortion is obviously out of the question, but Mary
finds a lot of support from her friends, particularly the
"outcast" characters, like a disabled boy, a sympathetic skater
and a provocative Jewish girl who seems to do everything to be
expelled from school. The superficial satirical tone eventually
proves perfunctory, as everybody seems to be reunited, once
again, at the end-of-year "prom", in the name of the previously
parodied Christian ideals, where Mary finds her true love in the
skater, the disabled boy is paired off with the Jewish girl, and
even Dean, escaped from the reform school with his new gay
partner, happily recognizes the new-born baby as his own - with
a final photograph showing all the characters happily reunited.
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Saved! - Il paradso ci aiuta/Saved! (di/by Brian Dannelly, USA 2004) |
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La questione della "correzione" di quelle che vengono considerate identità "devianti" è anche al centro di alcuni film più recenti, come La diseducazione di Cameron Post e Boy erased - Vite cancellate (vedi i video qui sotto), che si occupano rispettivamente della situazione di una ragazza e di un ragazzo - testimonianza del fatto che le identità di genere e l'insicurezza sessuale sono questioni che il cinema di Hollywood sembra ora essere in grado di affrontare in modo abbastanza aperto, e una chiara indicazione che qualcosa sta cambiando nelle prospettive del pubblico (e delle società) a questo riguardo. |
The issue of "correcting" what are thought of as "deviant"
identities is also the focus of some more recent movies, like
The miseducation of Cameron Post and Boy erased
(see videos below),
dealing with a girl's and a boy's plight respectively - witness
to the fact that gender identities and sexual insecurity are now
issues that Hollywood cinema now seems to be able to tackle
quite openly, and a clear indication that something is changing
in audiences' (and societies') perspectives in this respect. |
Italiano English La diseducazione di Cameron Post/The miseducation of Cameron Post (di/by Desiree Akhavan, USA 2018) |
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Italiano English Boy erased - Vite cancellate/Boy erased (di/by Joel Edgerton, USA 2018) |
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Nello stesso anno di Saved! Il paradiso ci aiuta, e a
distanza di un decennio da Totally
fucked up, con Mysterious skin il regista Gregg
Araki ha fornito un ritratto impressionante, drammatico e
toccante di due amici che, dopo aver trascorso parte della loro
infanzia insieme a giocare nella locale squadra di baseball,
hanno perso i contatti tra loro e hanno intrapreso percorsi di
vita molto diversi: mentre Neil è diventato un prostituto gay e
cerca di sopportare una famiglia inesistente, Brian conduce una
vita apparentemente normale ma è ancora ossessionato da un
evento della sua infanzia, quando perse il controllo di se
stesso per cinque ore, credendo di essere stato rapito da
alieni. I due ragazzi non si rivedranno fino a pochi anni dopo,
quando, in una delle scene più inquietanti ma toccanti del
cinema per adolescenti (vedi il video qui sotto a sinistra), Neil rivela
che lui e Brian sono stati abusati sessualmente dal loro
allenatore di baseball - ma mentre Neil aveva già sviluppato una
consapevolezza sessuale, e aveva persino iniziato ad amare
l'aggressore, lo shock di Brian si era trasformato in una sorta
di amnesia. Il film offre una rappresentazione realistica, a
volte violenta ma mai voyeuristica, di esperienze così terribili
e tratta i suoi personaggi con rispetto e serietà. "Mysterious
skin non esonera in alcun modo l'allenatore, riconoscendo
che non c'è giustizia che possa essere resa alle sue vittime,
che, come illustra un'eloquente inquadratura finale, saranno
d'ora in poi isolate nel loro mondo fatto di disordine. La loro
unica consolazione suggerito anche da questa inquadratura,
è che hanno formato un nuovo legame tra loro, non nello scambio
sessuale, ma nella loro reciproca comprensione." (Nota 4). N:B: Il film completo in versione originale inglese è disponibile qui. |
In the same year as Saved!, and after a decade since Totally
fucked up, with
Mysterious skin director Gregg Araki gave an impressive, dramatic
and touching portray of two friends who, after spending part of
their childhood together playing in the local baseball team,
have lost touch with each other and have taken up very different
paths of life: while Neil has become a gay hustler and tries to
cope with a non-existent family, Brian leads an apparently
normal life but is still haunted by an event in his childhood,
when he lost control of himself for five hours and believes that
he was abducted by aliens. The two boys will not meet again
until a few years later, when, in one of the most disturbing yet
touching scenes in teen cinema (see video below right), Neil reveals that he and Brian
were sexually abused by their baseball coach - but while Neil
had already developed a sexual awareness at the time, and even
came to love the abuser, Brian's shock turned into a sort of
amnesia. The film offers a realistic, sometimes violent but
never voyeuristic depiction of such terrible experiences, and
treats its characters with respect and seriousness.
"Mysterious skin in no way exonerates the coach, recognizing
that there is no justice to be brought to his victims, who, as
an eloquent closing shot illustrates, will be hereafter isolated
in their own unique world of disorder. Their solitary
consolation, also suggested by this shot, is that they have
formed a new bond together, not in sexual exchange, but in their mutual
understanding of each other." (Note 4). N.B. The full film is available here. |
Italiano English Mysterious skin (di/by Gregg Araki, USA 2004) |
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Questioni di genere ma anche razziali sono gli elementi centrali
di Moonlight (vedi il video qui sotto a sinistra; il
film completo è disponibile
qui), la storia
di un ragazzo afroamericano e la sua lotta per conquistare sia
la sua identità etnica che quella sessuale. Chiron è un bambino
di dieci anni, facile bersaglio dei suoi prepotenti compagni di
classe (che lo chiamano "Piccolo") all'interno della violenta e
omofoba comunità afroamericana di Miami. Chiron non è né duro né
debole, solo un ragazzo gay che non si arrende all'arroganza e
all'intolleranza. Attraverso la sua ribellione finisce in
prigione, ma quando esce è una persona diversa - più consapevole
del male che lo circonda ma anche incapace di mostrare affetto
dopo aver sofferto nell'unica relazione d'amore stabilita con il
suo compagno di classe Kevin. Gli ci vorrà ancora qualche anno
per fare i conti con i suoi problemi e finalmente ritrovare se
stesso quando per caso incontra di nuovo Kevin. Senza facili
moralismi e senza ricorrere a stereotipi, Moonlight
sceglie un tono neutro che è forse uno dei suoi punti di forza. |
Gender and race are the central elements of Moonlight
(see video below right - you can watch the full film
here), the story of an African American boy and his struggle to
conquer both his ethnic and sexual identities. Chiron is a
ten-year-old who is an easy target of his bullying classmates
(who call him "Little") within the violent and homophobic
African-American community in Miami. Chiron is neither tough nor
weak - just a gay boy who will not surrender to arrogance and
intolerance. Through his rebellion he ends up in jail, but when
he comes out he is a different person - more aware of the evil
that surrounds him but also unable to show affection after he
has suffered in the only love relationship established with his
classmate Kevin. It will take him some more years to come to
grips with his own problems and finally find himself when just
by chance he meets Kevin again. Without moralizing or recurring
to stereotypes, Moonlight chooses a neutral tone which
is perhaps one of its strongest points. |
Italiano English Moonlight (di/by Barry Jenkins, USA 2016) |
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Ma la rappresentazione di personaggi queer non coinvolge necessariamente adolescenti in difficoltà o contestii altamente drammatizzati: negli ultimi anni i film per adolescenti sono finalmente arrivati a ritrarre giovani che stanno facendo i conti con la loro identità sessuale in modi sottili ed empatici: questo è caso di Tuo, Simon (vedi il video qui sotto a sinistra), che si concentra su uno studente di liceo che conduce una vita abbastanza normale e ha una famiglia premurosa e buoni amici - ma ha un segreto: è gay. Simon ha avviato una romantica web chat con uno studente sconosciuto e quando questo segreto rischia di essere scoperto, le cose iniziano a diventare un po 'più difficili per lui. Le famiglie non sono, per definizione, i luoghi più facili dove discutere di tali questioni (e gli adulti si rivelano, ancora una volta, inconsapevoli dei veri problemi dei loro figli e/o incapaci di affrontarli), ma Simon può contare sui suoi amici, una comunità premurosa ed empatica, e scoprirà finalmente la vera identità del suo amante segreto ... |
But the depiction of queer characters does not necessarily
involve troubled teenagers or highly dramatized issues: in the
past few years teen pictures have eventually come to portray
young people who are coming to terms with their sexual identity
in subtle, yet sympathetic ways: this is the case of
Love, Simon (see video below right), who focusses on a high scool student who
leads quite a normal life and has a caring family and good
friends - yet he has a secret: he is gay. Simon has started a
romantic web chat with un unknown student, and when this secret
risks being exposed, things start getting a bit more difficult
for Simon. Families are not, by definition, the easiest places
where to discuss such issues (and adults turns out to be, once
more, unaware of their children's real troubles and/or unable to
deal with them), but Simon can count on his friends' caring and
empathic community and will finally discover the true identity
of his secret lover ... |
Italiano English Tuo, Simon/Love, Simon (di/by Greg Berlanti, USA 2018) |
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6.
Conclusione Ciò che il nuovo secolo ha offerto (e continua a offrire) nella rappresentazione degli adolescenti nei film è la sempre crescente varietà di modi in cui le loro immagini sono costruite dai cineasti e poi offerte agli spettatori - inclusi, ovviamente, gli adolescenti stessi, che sono allo stesso tempo gli oggetti di tale rappresentazione e i soggetti del principale pubblico di riferimento. Ciò che è notevole è un allontanamento dagli stereotipi, in particolare dalla dicotomia buono/cattivo e dal punto di vista maschile come unica fonte di significato, e una considerazione e una rappresentazione più aperta, franca e seria degli adolescenti. Gli elementi negativi associati all'adolescenza (come la delinquenza giovanile, l'abuso di droghe, la promiscuità sessuale) hanno spesso lasciato il posto a visioni più complesse, anche se contraddittorie, delle preoccupazioni e delle difficoltà che comporta il raggiungimento della maggiore età. E, come si evince soprattutto dal trattamento delle questioni LGBTQ +, una tolleranza per le differenze, un'accettazione dei conflitti e la capacità di affrontarli, e un rinnovato senso di comunità e responsabilità hanno trovato il loro posto nelle storie raccontate dal cinema per adolescenti contemporaneo. Tuttavia, i film per teenager hanno ancora molta strada da fare per produrre immagini di giovani che siano più vicine alla realtà dell'adolescenza in contesti specifici: le ragazze sono ritratte meno frequentemente dei ragazzi; gli afro-americani, i latino-americani e le altre minoranze non appaiono tanto quanto i personaggi bianchi della classe media (ivi comprese le loro ideologie); questioni cruciali nella vita degli adolescenti, come la gravidanza, l'aborto, la genitorialità, ma anche l'abuso di droghe, la depressione e le disabilità fisiche e mentali, non ricevono l'attenzione che meritano; e l'impegno sociale e politico delle giovani generazioni raramente trova espressione sullo schermo. Gli adolescenti sono stati spesso sfruttati dal cinema come fonte di contenuti attraenti, soprattutto in termini di sesso e/o violenza, e questo "sfruttamento degli adolescenti" (come modi simili di sfruttare l'immagine di altri gruppi) ha accompagnato i teen pics sin dall'inizio e attraverso tutta la loro storia - con gli adolescenti messi nella posizione piuttosto deprimente di essere sia il gruppo sfruttato sullo schermo che il pubblico che si gode lo sfruttamento stesso. Purtroppo, i film che ritraggono gli adolescenti come più superficiali e stupidi di quanto siano realmente hanno goduto, soprattutto in passato, dell'apprezzamento di quegli stessi adolescenti. Naturalmente, l'industria cinematografica cercherà sempre di sfruttare qualsiasi materiale possa attrarre tipi specifici di pubblico, ma ci sono segnali che i film per adolescenti si stanno muovendo verso una considerazione meno superficiale e più seria degli adolescenti stessi. Come abbiamo già accennato, le immagini socioculturali dei gruppi sociali, compresi gli adolescenti, sono sempre più veicolate da media diversi dal cinema: si è oggi obbligati a guardare ai social network e a tutte le strutture fornite da Internet per avere un quadro più completo e realistico di come gli adolescenti sono ritratti e, cosa più importante, di come gli adolescenti si vedono e si ritraggono come adolescenti. Ciò significa anche che gli adolescenti possono ora avere accesso ai media non solo come consumatori ma anche come produttori delle proprie immagini. Sebbene gli adolescenti come registi siano ancora rari, la disponibilità di nuove risorse tecniche potrebbe generare nuovi modi di produrre, distribuire e consumare prodotti multimediali, di cui un numero crescente di adolescenti potrà trarre vantaggio. Questo Dossier si è concentrato sui film per adolescenti americani, anche in riconoscimento del fatto che l'industria cinematografica statunitense ha il potere di distribuire i suoi prodotti (insieme al loro contenuto ideologico) in tutto il mondo. Certamente il carattere globale della distribuzione e del consumo cinematografico ha reso più facile per le persone di tutto il mondo comprendere e apprezzare storie, personaggi e modi di rappresentazione che appartengono essenzialmente alla tradizione occidentale - e questo è uno dei motivi per cui i film considerati in questo Dossier sono per lo più film che hanno goduto di popolarità, se non sempre di grande successo, in molte parti del mondo occidentale (e oltre). Tuttavia, questo non vuol dire che le idee sull'adolescenza moderna vengano semplicemente esportate dall'Occidente al resto del mondo: ad esempio, il remake di The Karate Kid - Per vincere domani ambientato in Cina (2010) mostra chiaramente non solo adattamenti superficiali ma una considerazione più profonda delle differenze culturali. Concentrarsi così sui film per adolescenti americani non implica che altre culture non possiedano una propria tradizione di tali film, ma allo stesso tempo la distribuzione transnazionale dei film e la globalizzazione all'interno della quale questo processo sta avvenendo, aprono anche la strada per apprezzare come i problemi e le identità dei teenager possono essere confrontati e persino messi in opposizione in modi produttivi all'interno di una prospettiva veramente transculturale. |
6. Conclusion What the new entury has brought (and continues to bring) to the depiction of youth in the movies is the ever-increasing variety of ways in which their images are constructed by filmamkers and then offered to moviegoers - including, of course, teenagers, who are at the same time the objects of representation and the subjects as the (main) audience of teen films. What is remarkable is a move away from stereotypes, particularly the good/bad dichotomy and the masculine viewpoint as the source of signification, and a more open, frank and serious consideration and representation of teenagers. Negative elements associated with adolescence (like juvenile delinquency, drug abuse, sexual promiscuity) have often given way to more complex, if contradictory, views of the concerns and plights that coming-of-age entails. And, as is mostly evinced in the treatment of LGBTQ+ issues, a tolerance for differences, an acceptance of conflicts and the capacity to deal with them, and a renewed sense of community and responsibility have found their place in the stories told by contemporary teen cinema. Still, teen pics have a long way to go in producing images of youths that are closer to the reality of adolescence in specific contexts: girls are less frequently portrayed than boys; African-Americans, Latin-Americans and other minorities do not appear as much as the predominant white, middle-class characters (including the ideologies behind them); crucial issues in teenagers' life, like pregnancy, abortion, parenting, but also drug abuse, depression and physical and mental disabilities, do not receive the attention they deserve; and the social and political commitment of younger generations rarely finds expression on the screen. Teenagers have often been exploited by cinema as a source of attractive content, mostly in terms of sex and/or violence, and this "teenploitation" (like similar ways of exploiting the image of other groups) has accompanied teen films from the beginning and all through their history - with teens placed in the rather depressing position of being both the exploited group on the screen and the audience enjoying the exploitation itself. Regretfully, movies depicting teens as more superficial and stupid than they really are have enjoyed, especially in the past, the appreciation of those same teens. Of course, the cinema industry will always try to exploit whatever material can attract specific kinds of audiences, but there are signals that teen films are moving towards a less superficial and more serious consideration of teen themselves. As we have already mentioned, sociocultural images of social groups, including teens, are increasingly conveyed by media other than cinema: one is obliged to look at social networks and all the facilities provided by the Internet to get a more comprehensive and realistic picture of how teenagers are portrayed and, more importantly, of how teenagers see and portray themselves as teenagers. This also means that adolescents can now have access to media not just as consumers but also as producers of their own images. While teenagers as filmmakers are still rare, the availability of new technical resources may well generate new ways of producing, distributing and consuming media products, which an increasing number of teenagers will be able to take advantage of. This Dossier has focussed on American teen movies, also in recognition of the fact that the U.S. cinema industry has the power to distribute its products (complete with their ideological content) throughout the world. Certainly the global character of film distribution and consumption has made it easier for people all over the world to understand and enjoy stories, characters and ways of representation that essentially belong to the Western tradition - and this is one of the reasons why the movies considered in this Dossier are mostly films that have enjoyed popularity, if not always success, in many parts of the Western world (and beyond). However, this is not to say that ideas about modern adolescence are simply exported from the West to the rest of the world - e.g. the remake of The Karate Kid set in China (2010) clearly shows not just superficial adaptations but a deeper consideration of cultural differences. So focussing on American teen films does not imply that other cultures do not possess a tradition of teen films - but at the same time the transnational distribution of movies, and the globalization within which this process is happening, also open the way to appreciating how teen issues and identities can be compared and even contrasted in productive ways within a truly transcultural perspective. |
"Dobbiamo incoraggiare la produzione di film che facciano sentire gli adolescenti bene con se stessi e con le loro capacità in modo progressista. Inoltre, dobbiamo incoraggiare gli adolescenti a vedere effettivamente quei film e a discuterne ... Dobbiamo essere sensibili alle preoccupazioni dei giovani e lavorare verso migliori condizioni in cui siano rappresentati nei media, in cui comprendano i media e attraverso i quali producano i media stessi ". (Nota 5) | "We need to encourage the production of movies that make teens feel good about themselves and their abilities in a progressive way. Furthermore, we need to encourage teens to actually see those movies and discuss them ... We need to be sensitive to the concerns of youth and work toward better conditions under which they are represented in the media, in which they understand the media, and through which they produce media themselves." (Note 5) |
Note/Notes
(1) Shary T. 2014. Generation multiplex. The image of youth in American cinema since 1980, University of Texas Press, Austin, p. 218.
(2) Smith F. 2017. Rethinking the Hollywood teen movie. Gender, genre and identity, Edinburgh University Press, Edinburgh, p. 161.
(3) Shary, op. cit., p. 254.
(4) Shary, op. cit., p. 318.
(5) Shary T. 2005. Teen movies. American youth on screen, Wallflower, London and New York, p. 110.
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